Di vita e di guerra: le vittime invisibili
14 Luglio 2023 | di Eleonora Vio
Aoltre 500 giorni dall’inizio dell’aggressione russa su larga scala la fine della guerra è ancora un’incognita lontana. Per noi è arrivato, però, il momento di guardarsi indietro, per provare a capire le cause, e le conseguenze a lungo termine, di un conflitto mondiale che, in alcune aree dell’Ucraina, si protrae ormai da nove anni.
Cos’hanno in comune la distruzione e il saccheggio del patrimonio artistico e gli irreparabili danni ambientali commessi dall’esercito russo? Chi sono i difensori dell’identità culturale e territoriale ucraina trascurata per troppo tempo?
Anche se apparentemente lontani, gli attacchi deliberati contro l’arte e contro l’ambiente rientrano tra i crimini di guerra puniti internazionalmente e – sebbene la strada da fare sia ancora lunga – in tanti si stanno adoperando per difenderli e documentarli.
Di vita e di guerra: le vittime invisibili è un podcast di reportage e analisi, ma anche un viaggio intimo e personale intrapreso dalla giornalista Eleonora Vio che, muovendosi lentamente a bordo di un treno da est a ovest, presenta i lati poco raccontati della guerra più mediatica di sempre. Così facendo, si sofferma sulle storie e i punti di vista dei protagonisti di quella che è, a tutti gli effetti, una duplice lotta per la giustizia.
Ep. 1 – Il risveglio dell’identità ucraina
L’invasione del 24 febbraio 2022 è stata innescata da una premessa fondamentale: secondo Putin l’identità culturale ucraina non esiste, se non come parte integrante di quella russa. Ma il giorno che avrebbe dovuto segnare il tracollo dell’Ucraina ha finito per coincidere con il suo improvviso risveglio culturale. Chi da anni sta spingendo e lavorando per questo cambio di narrativa sono persone come Yulia Vaganova e Tetyana Pylypchuk, le direttrici, rispettivamente, del Museo Khanenko di Kyiv e del Museo Letterario di Kharkiv.
Ep. 2 – Storie di coraggio
Ma se tante collezioni non sono andate perse o distrutte, il merito è anche di personaggi meno noti, come Marina Rhizenko, la guardiana del caveau del Museo regionale di Chernihiv, e Serhii Layevski, direttore del vicino Museo artistico.
Ep. 3 – La guerra contro l’ambiente
Non c’è dubbio che la guerra contro l’Ucraina prima di tutto sia una catastrofe umanitaria, ma – al pari di tante altre – si sta anche rivelando un disastro irreparabile per l’ambiente. Se, da un lato, l’ecosistema ucraino rischia di non essere più adatto alla vita di milioni di persone, dall’altro, la sua distruzione altro non è che l’ennesimo furto, e crimine, nei confronti di questo popolo. I terreni agricoli ucraini si sono trasformati in campi della morte; le foreste, se non sono state date alle fiamme, sono diventate nascondigli per le fosse comuni, e gli specchi d’acqua contaminati dal primo all’ultimo. Per non parlare della minaccia costante proveniente dalla Centrale nucleare di Energodar, fuori Zaporizhzhya.
Ne parliamo insieme a Kateryna Polyanska, giovane ricercatrice dell’organizzazione Environment People Law, a Viktor Karamuschka, capo del dipartimento di studi ambientali dell’Università nazionale of Kyiv-Mohyla Academy, e a Mycle Schneider, esperto di politiche nucleari.
Ep. 4 – Un disastro difficile da misurare
Calcolare i danni ambientali sull’intero territorio ucraino con la guerra ancora in corso è già di per sé una missione impossibile. Se poi si considera che larga parte dei territori occupati, e poi liberati dall’esercito ucraino, sono stati minati dai russi prima di andarsene, ci potrebbero volere anni prima di avere un’idea precisa del disastro reale.
Per il momento, dei 50 miliardi di euro di danni stimati, i più evidenti sono quelli che interessano la contaminazione del suolo per via dei continui bombardamenti e dell’impressionante volume di scarti industriali e di mezzi militari distrutti e abbandonati ovunque. In questa puntata viaggeremo nella regione di Kharkiv, per seguire sul campo le analisi e i rilevamenti condotti dall’Ispettorato statale dell’ambiente.
Ep. 5 – Il Donbass che non ti aspetti
Ep. 6 – La guerra dell’acqua e delle Montagne Sacre
Ep. 7 – A caccia di opere trafugate
Ep. 8 – Crimini di guerra
«C’è poco da dire: questa è una guerra culturale. È una guerra per distruggere la nostra identità». Sono parole di Mariia Zadorozhna, di HERI (Heritage Emergency Response Initiative), organizzazione che, affianco ai Monuments Men del sergente-avvocato Vitaliy Tytych, sta cercando di raccogliere le prove che possano inchiodare la Russia ai crimini che sta compiendo in questa guerra di fronte a un tribunale internazionale.
Nell’ultimo episodio di questa stagione di Di Vita e Di Guerra cerchiamo di fare il punto di tutto quello che abbiamo ascoltato fino a qui. Tanto i crimini contro l’ambiente quanto quelli contro la cultura e l’identità ucraina sono molto difficili da quantificare però, e nonostante lo straordinario lavoro di Olga Zabramma, Mariia, Vitalii e tanti altri sarà molto difficile non solo fare in modo che tali crimini vengano riconosciuti, ma soprattutto far sì che la Russia ripaghi l’Ucraina dei danni causati dall’invasione.
Diretto da Angelo Miotto
Cura editoriale: Giulio Rubino
Prodotto, montato e sonorizzato da Riccardo Cocozza
Doppiaggio: Stefano Starna, Vanina Marini, Emily Moretti, Claudia Gatti
Musiche: Riccardo Cocozza, Yurii Gurzhy
Fotografie: Patrick Tombola
Local producer/Fixer: Illya Lukash, Yurii Larin, Tymofii Yefimov
Traduzioni: Caterina Dell’Asta Zakharova, Iryna Kolomychuk