Come si evolve la destra d’Europa
Italia, Francia, Germania e Polonia. Quattro Paesi per osservare le mutazioni della destra, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali del 2023 e del 2024

#DisegnoNero

Il politologo olandese Cas Mudde la chiama «quarta ondata». È la fase di trasformazione della destra europea cominciata dopo l’11 settembre 2001. Sdoganata e normalizzata, la destra ha sfumato i confini tra le sue versioni “liberali” e quelle più estreme e radicali. Ci si abbevera tutti alla stessa narrazione, che finisce per alimentare politiche non molto dissimili. Al di là di quest’ascesa, però, restano delle differenze. Tanto che sembra improbabile la stessa esistenza di un’unica destra alle urne.

Di-segno nero è una serie che IrpiMedia realizza per Fondazione Feltrinelli in cui si delinea la direzione nella quale si muoveranno le destre d’Europa. In Francia, nonostante la sconfitta, Marine Le Pen è arrivata al 40% e mantiene enorme popolarità soprattutto in alcune classi sociali. In Germania Alternative für Deutschland (Afd) sembra destinata a rompere il tabù che è destinata solo a stare all’opposizione, almeno a livello locale.

In Polonia il partito Diritto e Giustizia macina consensi e rinsalda alleanze con il mondo conservatore-tradizionalista, per il quale è sempre più un Paese di riferimento. In Italia i sondaggi danno il centrodestra forza di maggioranza, ma Giorgia Meloni e Matteo Salvini appaiono sempre più in competizione per la leadership del campo della destra, con possibili ripercussioni in negativo alle prossime elezioni.

Gli autori

Paolo Riva: giornalista di base a Bruxelles, collaboratore di IrpiMedia su temi che riguardano le politiche europee. Ha iniziato a occuparsi dell’universo identitario insieme a Lorenzo Bagnoli tra il 2015 e il 2016.
Vincent Bresson: giornalista francese, si è infiltrato nel movimento giovanile a sostegno di Eric Zemmour per scrivere il libro Au coeur du Z.
Lorenzo Manfregola: giornalista freelance italo-tedesco. Si occupa principalmente di Germania, politica e geopolitica.
Fabio Turco: giornalista freelance, vive e lavora a Varsavia dal 2014. Si occupa di Polonia e dei Paesi della cosiddetta area Visegrád. Scrive per diverse testate e per la radio collabora con RSI Radiotelevisione svizzera. Nel 2018 ha cofondato Centrum Report.

Al di là di questi dati di fatto, però, ci sono fratture che si vanno sempre più approfondendo dopo la pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina.

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Zemmour – Le Pen: due facce della stessa medaglia?

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Gli sfidanti erano gli stessi del 2017, ma le elezioni del 2022 in Francia saranno ricordate per un altro candidato: Éric Zemmour. Per la prima volta due candidati di estrema destra si sono sfidati per un posto al ballottaggio

CREDITI

Autori

Lorenzo Bagnoli
Vincent Bresson
Lorenzo Manfregola
Paolo Riva
Fabio Turco

Editing

Lorenzo Bagnoli
Giulio Rubino

In partnership con

Fondazione Feltrinelli

Foto di copertina

Matteo Salvini e Marine Le Pen scattano un selfie durante il comizio “Prima l’Italia! Il buon senso in Europa” a Milano, il 18 maggio 2019
(Marco Tacca/Getty)