Sofia Cherici
Jan Žabka
Èla fine del diciannovesimo secolo. Una donna russa sulla cinquantina si lascia alle spalle la giungla urbana parigina per avvicinarsi a un paesaggio più familiare, fatto di pianure erbose e senz’alberi. Nel suo lungo viaggio verso est, porta con sé un manoscritto incompiuto. Tra pagine di scarabocchi e annotazioni, il testo nasconde riferimenti a consultazioni segrete e piani intesi a piegare l’ordine mondiale per mano di un gruppo segreto di leader ebrei. La versione articolata di quei documenti sarà storicamente conosciuta come i Protocolli dei Savi di Sion, un falso antisemita compilato da alcuni agenti della Okhrana, la polizia segreta russa, nella Parigi dell’affaire Dreyfus. Negli anni a venire, i Protocolli saranno ampiamente utilizzati dalla propaganda nazista, diventando poi parte fondante della letteratura del Terzo Reich.
Il nome della donna è Yuliana Glinka, occultista e agente segreto del governo russo. Secondo quanto riportato dagli storici della religione Egil Asprem e Asbjørn Dyrendal, a Parigi Yuliana aveva abitato i circoli sotterranei dell’esoterismo occidentale dell’epoca, immergendosi nel movimento filosofico-religioso dei Teosofi e nella loro scienza mistica e occulta. La storia di Glinka è forse uno dei casi più eclatanti dove il mondo delle eterodossie spirituali e quello delle narrazioni cospiratorie sono entrati in relazione: un fenomeno tutt’altro che unico e quanto mai diffuso, che oggi è conosciuto come “cospiritualità”, neologismo coniato dai sociologi Charlotte Ward e David Voas nel 2011.
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L’affaire Dreyfus
L’affaire Dreyfus è stato uno scandalo politico che investì la Francia delle Terza Repubblica tra il 1893 e il 1895. Il caso scoppiò quando Alfred Dreyfus, un ufficiale francese di famiglia ebrea, fu falsamente accusato e poi condannato per aver passato dei presunti documenti segreti militari ai tedeschi. In protesta contro il verdetto, fu celebre la lettera aperta intitolata J’accuse dello scrittore Émile Zola, dove criticava l’esercito per insabbiamento e per la quale fu presto condannato per diffamazione. Il caso Dreyfus polarizzò la società francese di fine Ottocento perché mise al centro del dibattito questioni controverse legate all’identità nazionale, alla religione e alla politica.
Gli ambienti teosofici sono stati alla base della diffusione di storie dall’inclinazione cospiratoria in cui mormorii e rivelazioni inquietanti su piani segreti di indistinti poteri occulti erano «una sorta di irresistibile topos letterario» già per gli autori esoterici dell’epoca, spiega Asprem. E quando le teorie della cospirazione si mettono in relazione con immaginari che attengono al mondo della spiritualità contemporanea, possono asservirsi alla propagazione di ideologie estremiste. Oggi, tracce e frammenti di cospirazionismi dal sapore estremista sono il simbolo di una controcultura digitale che è «sempre più maggioritaria», precisa Nicola Pannofino, docente e dottore di ricerca in Sociologia all’Università degli Studi di Torino.
Fenomeni apparentemente di nicchia che pensavamo relegati alla realtà distorta e poco rappresentativa dell’iperspazio digitale, appartengono ora alle dinamiche del consenso politico e della mobilitazione sociale. Nel libro Religione sotto spirito. Viaggio nelle nuove spiritualità, gli autori Stefania Palmisano e Nicola Pannofino lo definiscono il «paradosso dell’invisibilità»: i movimenti religiosi non istituzionalizzati sono spesso difficili da riconoscere, perché magari usano canali di diffusione che non sono strettamente religiosi o perché i loro simboli e costumi ci risultano poco familiari. Per questo, spiega Pannofino, sfuggono alla nostra attenzione, portando a sottovalutare il fenomeno.
In epoca moderna, l’aumento di persone devote ai complottismi ha a che fare con certi traumi collettivi che «ci fanno dubitare della validità delle istituzioni, del linguaggio e delle categorie con cui leggiamo il mondo quotidianamente», spiega Pannofino: è successo nel 2001 durante l’attacco terroristico alle torri gemelle e di nuovo nel 2020, quando i giornali hanno annunciato la pandemia globale di Covid-19.
Frugando dentro dozzine e dozzine di canali Telegram in Italia e Repubblica Ceca – da quelli del movimento politico-cospiratorio di QAnon, alle vedette no vax, fino a quelli che discettano di energia mistica e sincretismo religioso – si scopre che i contenuti, le narrazioni e le ideologie di estrema destra si agganciano a sentimenti anti-establishment e a movimenti di disinformazione.
Gruppi di utenti sono esposti quotidianamente a teorie che sembrano parlare di spiritualità e disegni cospiratori, ma che in realtà sono convinzioni politiche estremiste, con sfumature che vanno dall’antisemitismo fino alla propaganda pro-Trumpiana.
Sotto il segno di Q
«Ciao a tutti. Non pubblico nulla su Reddit da un po’ e non mi sarei mai aspettato di dover postare qui. Speravo che questo giorno non arrivasse mai, eppure eccomi». Comincia così la lunga testimonianza su Reddit di un utente anonimo di 19 anni condivisa circa un anno fa sul forum QAnonCasualties, uno dei principali gruppi di supporto online per “vittime” di QAnon, il movimento cospiratorio d’estrema destra che segue la dottrina di Q, un presunto alto funzionario del governo federale che svela i segreti del mondo tramite messaggi in codice. QAnonCasualties è una community composta principalmente da ex-believer e Q-adjacent, cioè vecchi seguaci o persone che, a causa di un amico o un parente arruolati da Q, hanno conosciuto le brutture del movimento da vicino.
Nella sua storia, l’utente delinea l’impossibile convivenza con i suoi Q-parents, ovvero genitori che seguono i dettami di Q: «Preferirei mettere i miei genitori in custodia psichiatrica o qualcosa di simile, ma non so se ciò li aiuterebbe o semplicemente radicherebbe il cospirazionismo più a fondo».
Dal racconto emerge l’inclinazione dei Q-parents per retoriche di varia natura che hanno trovato terreno fertile nel mondo dell’estrema destra: dalla propaganda sovranista a quella fascista, e dai proselitismi sulla “dittatura sanitaria” fino alle ossessioni per la «medicina naturale, l’energia delle frequenze e altre sciocchezze metafisiche»: un cocktail particolarmente pericoloso di narrative e credenze che si rafforzano l’una con l’altra.
«Fondamentalmente – prosegue l’utente – hanno ascoltato solo cospirazioni e propaganda di estrema destra negli ultimi DIECI ANNI circa, il loro cervello è completamente marcio con questa roba, per loro tutto ciò che accade è collegato alle cospirazioni – continua l’utente -. Hanno speso centinaia di euro in libri di cospirazione negli ultimi anni […]. Pura manipolazione emotiva – proviene principalmente da Facebook, ma alcune di queste persone ora hanno il proprio sito indipendente, canali di finanziamento Patreon oppure canali Telegram».
Curiosando tra le pagine della community reddittiana, si capisce che la sua storia dipinge un quadro familiare ormai abbastanza diffuso: relazioni personali che si lacerano a causa di un’esagerata esposizione a certe realtà online che sono focolai di disinformazione e retoriche ambigue dove si mescolano concetti e ideologie di varia natura per spingere l’utente verso una radicalizzazione inconscia.
La Cosmologia QAnon, in breve
QAnon è un movimento politico e una complessa teoria del complotto secondo cui il mondo sarebbe governato da un cosiddetto Deep State (letteralmente “Stato profondo”) occulto, controllato da una cabala di pedofili satanici e cannibali il cui obiettivo finale è quello di fondare un Nuovo ordine mondiale per il dominio sulla terra. Nella cosmologia di QAnon, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i suoi sostenitori sono “patrioti” che combattono sotto copertura contro questo sistema malvagio.
In origine nasce come una teoria di estrema destra americana. Inizia a circolare nell’ottobre 2017 sul forum anonimo 4chan (tipicamente usato dai gruppi di estrema destra), quando un presunto alto funzionario del governo federale, indicato sotto lo pseudonimo di “Q”, inizia a pubblicare “indizi” in codice (i Q drops) per smascherare la malvagia cospirazione globale della cabala. Da allora, la cospirazione si è diffusa in varie parti del mondo, inclusa l’Europa.
L’affiliazione alla cospirazione di QAnon può essere rilevata dall’uso di un vocabolario molto specifico.
Il vocabolario QAnon:
Q – Si tratta di un presunto funzionario del governo degli Stati Uniti con “autorizzazione del livello Q”, un livello di autorizzazione top-secret all’interno del Dipartimento dell’Energia, che sta gradualmente scoprendo una cospirazione all’interno del Deep State. Ha iniziato a operare sul forum 4chan, dove “Anon” sta per anonimo.
Breadcrumbs/Bakers – Gli indizi che “Q” diffonde sono chiamati “briciole” all’interno della comunità di QAnon. Le persone che cercano di capirle sono definite “fornai”.
White/Black Hats – I membri di QAnon trascorrono il loro tempo a scoprire chi è a favore e contro il Deep State. Le persone che sono figure positive dal punto di vista di QAnon sono chiamate “White Hats”, mentre i cattivi associati al Deep State sono chiamati “Black Hats”.
WWG1WGA – Where we go 1 we go all, Dove va uno, andiamo tutti. Questo è l’acronimo che i sostenitori di QAnon usano per etichettare i loro post, creando il senso di una comunità fatta di “soldati digitali”.
The Great Awakening – Un processo sociale attraverso cui le persone espongono la presunta natura malvagia del Deep State. Il processo sarebbe iniziato nel 2017 con il primo “drop” di Q.
The Storm – L’evento previsto da QAnon che dovrebbe portare alla caduta del Deep State. Dovrebbe essere il momento in cui i crimini dei Black Hats, dei politici e delle élite democratiche, per lo più legati al traffico sessuale, vengono smascherati e provati.
1776 – L’anno della Rivoluzione americana. Fa riferimento a un’idea dell’estrema destra secondo cui un’altra rivoluzione americana sia in procinto di scoppiare. Il suo scopo sarebbe quello di rovesciare il “governo illegittimo” che ha preso il potere dopo il mandato di Trump. L’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio 2021 segnerebbe l’inizio di questa rivoluzione.
Do your own research – Il motto più utilizzato nei blog e nei forum di QAnon, dove l’invito ad adottare un approccio da autodidatta alla dottrina di Q non è altro che una falsa retorica che dà l’illusione di un’emancipazione intellettuale e ideologica ai nuovi adepti. Sulla base della struttura stessa del Qulto, gli “insegnamenti” profetici di Q sono diffusi sotto forma di messaggi in codice, o Q drop, la cui interpretazione resta di fatto nelle mani di una ristretta cerchia di discepoli – o evangelisti -.
Negli Stati Uniti, QAnon nasce all’interno dei circoli del cristianesimo fondamentalista e della destra americana, dove già dagli anni Settanta e Ottanta del Satanic Panic – quando un’isteria sociale aumentò i casi di vittime di presunti riti satanici- circolavano i racconti underground di abusi sessuali ritualizzati, sacrifici di bambini e pedofilia che si realizzavano nelle ville hollywoodiane o nei circoli del Partito democratico statunitense.
Alla fine, QAnon ha recuperato «vecchi temi del contesto cristiano destrorso americano e li ha rimodellati», spiega Asprem.
Anche se il culto QAnon di oggi è considerabile come il perfetto esempio della commistione di elementi spirituali, cospiratori ed estremisti, non è sempre stato così. La sua nascita nelle frange della destra radicale americana e la sua diffusione negli ambienti spirituali “alternativi” sono due momenti di sviluppo distinti del movimento. Secondo Asprem, nonostante la struttura profetica e i richiami religiosi che caratterizzano il Qulto, ossia il credo dei fedeli di Q, QAnon non nasce come movimento affiliato agli ambienti della spiritualità “New Age”. Questo avvicinamento più recente con le eterodossie mistiche potrebbe quindi essere una delle cause della sua attuale diffusione.
Alla base della comunione ideologica fra la mentalità tipica di certe spiritualità contemporanee e le posizioni cospirazioniste, c’è una comune visione alternativa verso ciò che viene invece riconosciuto legittimamente da tutti, come le istituzioni sociali e politiche, spiega Pannofino.
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Secondo Amy Hale, studiosa di sottoculture pagane e occulte contemporanee, l’atteggiamento “alternativo” è un’identità che si costruisce anche sulla base di una volontà di resistenza all’autorità, che in certi casi può essere rappresentate dalle grandi case farmaceutiche o dai dettami della medicina. Una retorica che viene usata «nei blog di cospirazione o nei talk radio telefonici degli Stati Uniti» racconta Hale, per manipolare lettori e ascoltatori e convincerli di essere persone «fuori dalla media, troppo intelligenti per essere ingannate dal potere».
A pesca di adepti
Ci sono gruppi Telegram dove la dottrina di Q circola in modo subdolo e non esplicito. Sono tantissimi i canali non dichiaratamente affiliati a QAnon dove gli utenti sono comunque esposti al “verbo”. Sono gruppi dove l’intento dichiarato sarebbe quello di condividere messaggi e contenuti tipici dell’ambiente new age o della controinformazione: ecosistemi dove la propaganda di QAnon ha più possibilità di attecchire e mimetizzarsi.
Il bacino potenziale di diffusione di QAnon su Telegram è, in effetti, ampissimo. In base a TGStat, un programma che permette di analizzare i gruppi Telegram, i canali italiani e ceco-slovacchi più seguiti sono principalmente quelli che diffondono contenuti no vax e di “controinformazione antiegemonica”, oltre che gruppi dichiaratamente incentrati sul culto di QAnon e di altre realtà antisistema. Anche per questo, è estremamente facile ritrovarsi in un gruppo QAnon mentre si seguono i contenuti di canali new age o no vax su Telegram.
Il canale italiano Il grande Risveglio (più di 14 mila iscritti) si autodefinisce «Canale di Crescita Spirituale, di Risveglio, di Messaggi di Luce dalla Galassia dai Maestri Ascesi, Fratelli Galattici ed Esseri di Luce». Ma al di là del misticismo di facciata, una serie di post sulle cospirazioni di Q si alternano a fake news incentrate sulla salute. Tra le domande sul perché non si ricordano le vite passate e i post di approfondimento sui «trasformatori alchemici», si nasconde una regolare propaganda QAnon proposta attraverso i post ricondivisi dal gruppo privato Codice Genesi (circa 458 iscritti). Qui, in un italiano mal tradotto, troviamo anche un «piccolo riassunto per i più restii» dove si spiega che l’ex presidente Donald Trump sarebbe parte di una operazione militare contro «il piano decennale della Cabala contro l’America».
Su Il Grande Risveglio troviamo anche i post provenienti dal gruppo Truth social official, un canale Telegram in inglese del social network americano fondato da Trump – e non ancora attivo in Italia -, che è un focolaio di propaganda QAnon. Da lì si può accedere all’intero mondo di Q: realtà su Telegram dove si diffondono i messaggi criptati per svelare il piano segreto del deep state o gruppi dove circola una serie di documenti segreti presi direttamente dal presunto iCloud del Presidente Biden.
Capita poi che alcuni post siano tradotti dall’italiano ad altre lingue. È il caso del canale Telegram Liberaveritas, che conta più di seimila iscritti e dove si passa da esotiche rivisitazioni storiche in chiave neopagana a mistiche coincidenze firmate Q: i suoi contenuti vengono meticolosamente tradotti, pronti per la ridistribuzione, da un piccolo gruppo ceco chiamato Co kdyby (“E se” in italiano), che a sua volta diffonde cospirazioni e propagande QAnon in ceco.
A ogni paese la sua pillola
Nella più recente cosmologia di QAnon, c’è l’icona dell’ex presidente John F. Kennedy che appare dai cieli di Dallas, dove è stato assassinato, e consacra Donald Trump come il nuovo presidente degli Stati Uniti. Per il ricercatore Asprem, è l’evidenza di un miscuglio politico-religioso che nel movimento è fortemente radicato «in una sorta di tradizione millenaria americana». Di fronte alla natura fortemente americanocentrica del Qulto, sorprende la capacità del movimento di attecchire in realtà geograficamente e culturalmente distanti: «Tutto ciò non sembrerebbe molto trasferibile all’Europa. Eppure, le persone entrando nel movimento possono raccogliere aspetti specifici della narrazione di Q che funzionano ovunque», spiega Asprem.
Per un movimento fortemente legato alla cultura e politica americana come quello di QAnon, la capacità di adattamento delle proprie teorie e cospirazioni è fondamentale per la sua espansione. Nei canali più o meno ufficiali di Q che promuovono la dottrina al di fuori del contesto americano, il tipo di riferimenti culturali e politici che vengono condivisi cambiano, infatti, in base al contesto di riferimento: così, nel mondo Telegram ceco-slovacco di QAnon, la retorica del Qulto si lega molto bene alla propaganda pro-Putin, mentre in quello Italiano si moltiplicano i contenuti e le cospirazioni sulle elezioni del 25 settembre 2022.
Dopo che i risultati delle elezioni hanno annunciato Fratelli d’Italia come primo partito, nel gruppo Il Risveglio di Q_1776 è comparsa l’immagine della leader Giorgia Meloni con scritto: «Non ho mai sentito nessun politico spiegare così perfettamente contro cosa ci troviamo di fronte e perché combattiamo. Quando guardi questo video, ti renderai presto conto del motivo per cui l’establishment ha paura di lei».
Qualche post più indietro, nello stesso gruppo, si ricorda il Q drop 3539 (vedi box definizioni) del 2019 dove il politico e leader della Lega Matteo Salvini sarebbe stato descritto come uno dei “patrioti” dallo stesso Q. Nel post si spiega che anche le sue azioni politiche sarebbero state giustificate dalla necessità di infiltrarsi nel sistema: «Chiaramente se ti devi infiltrare, devi amalgamarti con la melma… Lo so che per molti è difficile ma fa parte dell’arte della guerra…».
La semantica come strategia per “redpillare” i “normies”
Su Telegram, narrative oscure, concetti vaghi e terminologie impropriamente decontestualizzate vengono usate e riadattate in modo da potersi agganciare a qualsiasi retorica antisistema. Per questo concetti come il «deep state» o l’«era dell’oro» si inseriscono senza problemi all’interno di canali New Age o di disinformazione in un pericoloso gioco di riferimenti e mondi che si sovrappongono. La storia dell’attesa di una fantomatica «era dell’oro» racconta come un’epoca «perduta nel passato, verrà ricreata come un’utopia del futuro dopo un’enorme conflagrazione». È un elemento tipico delle religioni millenaristiche che attendono l’avvento del regno di Cristo in terra, «ma ha qualcosa in comune anche con certe retoriche della politica populista, come quella del movimento “Make America Great Again”», spiega Asprem.
In Italia si trovano riferimenti all’età dell’oro in diversi ambienti Telegram: su QANON ITALIA (più di 13 mila iscritti) e Il Risveglio_Q 1776 (più di 11 mila), ma anche nei canali online della pagina new age e pro-Trump fisicaquantistica.it. C’è persino un gruppo Telegram chiamato La nuova era dell’oro che conta più di 11 mila iscritti e dove, tra notizie «che risuonano con l’anima» e vigilanza no vax, si diffonde la dottrina di Q.
In effetti, nella maggior parte dei gruppi dichiaratamente Q-adjacent (vedi box) ormai si trascurano i riferimenti alla cosmologia americana originale di QAnon, fatta di pedofilia istituzionale e messaggi di salvifico pro-trumpismo, per abbracciare cosmi geografici e spirituali differenti. «L’impressione è che dovremmo stare attenti a pensare che tutti coloro che esprimono una sorta di simpatia per QAnon, ad esempio mettendo il simbolo Q su una bandiera o su una maglietta, credano o conoscano davvero tutte le pazze teorie promosse da QAnon», spiega Asprem.
All’espansionismo QAnoniano – geografico e ideologico – corrisponde in effetti una diluizione del messaggio originario: così il simbolo Q ha superato il suo significato ed è diventato uno stemma di diverse ideologie e movimenti, non necessariamente connessi o relativi al culto di Q. E se è vero che l’uso di Q e dei suoi simbolismi non è sempre sintomo di una aderenza o conoscenza del movimento, è anche vero che le testimonianze sul web raccontano di una certa casistica di persone che, pur credendo a teorie QAnon, ne ignorano la provenienza e rinnegano qualsiasi affiliazione al Qulto.
D’altronde, non sempre i contenuti di QAnon sono espliciti e facilmente identificabili: a volte i riferimenti sono intratestuali, magari nascosti dentro la retorica di un commento piuttosto che nella riconoscibilità della firma di Q. È uno dei motivi per cui, indagando il fenomeno su Telegram, le ricerche automatizzate possono non funzionare: «Che sia subliminale e altamente manipolativa ma non abbia le solite caratteristiche di una narrativa di disinformazione è un dato di fatto. Il monitoraggio ordinario non lo cattura, è necessario esaminare manualmente il contenuto e conoscere i simboli e i termini che utilizzano», dice uno dei volontari anonimi – principalmente medici, accademici, senior manager, analisti, e veterani militari – degli Elfi Cechi (Czech Elves), movimento underground di civili che si sono organizzati per monitorare e analizzare il panorama della disinformazione ceca sulla scia degli omonimi gruppi in Lituania, Lettonia ed Estonia.
Rumore di fondo
«Io ero seguace del complottismo classico prima di QAnon, – racconta un anonimo ex believer italiano, attivo nella community di Reddit QAnonCasualties – ma dal 2015 ad oggi mi sono molto distaccato da quel mondo, in quanto la stupidità umana spiega molte cose meglio della malizia e dei complotti. In famiglia ho persone ancora dentro, e credo siano Q-adiacenti, ma preferisco evitare di parlare di queste cose per preservare la mia salute mentale».
È entrato nel Qulto da tradizionalista cattolico, ma poi dice di essersi «distaccato da quell’ambiente» per poi vedere amici e parenti che erano rimasti agganciati a quelle idee spingersi «nell’abisso del complottismo più assurdo». Spiega che la “conversione” sua e della sua famiglia è passata anche da siti italiani come la testata negazionista Byoblu, che ha un canale Telegram con quasi 100 mila iscritti e che è fondata dal blogger Claudio Messora, dal marzo 2013 all’ottobre 2014 responsabile della comunicazione per il Movimento Cinque Stelle. Oppure attraverso figure controverse come quelle del giornalista Maurizio Blondet, altra voce dell’universo ultracattolico cospirazionista: «Blondet ha rovinato tanti cattolici», sentenzia l’utente.
D’altronde, basta un’occhiata al forum e alle chat di un altro canale Telegram, quello di Come don Chisciotte (più di 21 mila iscritti), o ai commenti sulla pagina Facebook di Byoblu per individuare l’ingresso al mondo di QAnon: dai post provenienti dal canale INSIDER Q ITALY (un gruppo Telegram italiano dichiaratamente «pro-Putin, pro-Trump» e con più di quattromila iscritti) ai commenti per il download pirata dell’app di Truth Social.
I sociologi Ward e Voas parlarono di cospiritualità per la prima volta come di un movimento web in rapida crescita. Ma secondo diversi studiosi, pensare che la diffusione del cospirazionismo sia legata solo a una stortura della storia moderna è un errore di prospettiva. Le cospirazioni hanno modificato il passo della storia non solo in quei salotti ottocenteschi con un debole per l’occulto descritti da Asprem, ma anche nelle accuse di Nerone contro i cristiani per l’antica Roma bruciata o nell’ossessione medioevale della lotta contro il demonio concretizzatasi nella sanguinosa caccia alle streghe.
Oggi lo abbiamo visto sul corpo dello sciamano QAnon nell’assalto a Capitol Hill, tra simboli norreni del suprematismo bianco e copricapi simili-indigeni; e lo vediamo ancora nelle strategie di QAnon che si infiltra nei gruppi di no vax per guadagnare consenso.
Spiritualità e cospirazionismo vengono utilizzati dal Qulto per attirare e “red-pillare” i cosiddetti “normies”: bombardamenti di disinformazione e fake news mescolati a cocktail ideologici ed estremisti che trascinano gli utenti nella “tana del coniglio”. Una strategia, quella di QAnon, che più che portare avanti la propria messianica visione di affrancamento della popolazione mondiale dai piani malefici del Deep State, sembra essere diventata un modo come un altro per generare confusione e perturbare la società.
CREDITI
Autori
Sofia Cherici
Jan Žabka
Editing
Lorenzo Bagnoli
Giulio Rubino
In partnership con
Transitions
Hlidacipes.org
Illustrazioni
Vincenzo Triolo