Circonvallazione di Trento: domande e risposte
Le risposte alle nostre domande degli enti coinvolti nella realizzazione della Circonvallazione di Trento

13 Febbraio 2023 | di Francesca Cicculli, Carlotta Indiano

Risposte del Comune di Trento

Avete dato parere positivo al progetto della Circonvallazione di Trento di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), quale sarà il beneficio di questa opera per la città di Trento?

Va precisato che il parere positivo del Consiglio comunale espresso con le delibere 25 e 27 del 23 febbraio 2022 (a cui si aggiunge il collegato Ordine del Giorno n. 25) include un notevole numero di prescrizioni e osservazioni – in altri termini: modifiche e migliorie al progetto – che l’Aula ha espresso data la complessità dell’intervento e la delicatezza di alcuni siti interessati dal nuovo tracciato ferroviario. Va anche considerato che il progetto in discussione era un Progetto di Fattibilità Tecnico ed Economica (Pfte), ovvero un progetto con grado di dettaglio assimilabile a un progetto preliminare che quindi necessitava di ulteriori approfondimenti di analisi (in parte condotti da Rfi nel corso dei mesi scorsi anche sulla scorta delle osservazioni del Comune di Trento) e di sviluppo progettuale. Come previsto dai meccanismi della gara impostata in base alle direttive collegate al Pnrr, l’impresa che si è aggiudicata i lavori dovrà tener conto delle integrazioni al progetto votate dal Consiglio e completare gli approfondimenti delle analisi necessarie.

Detto questo, va chiarito che la circonvallazione di Trento è un tassello del grande disegno di potenziamento ferroviario del corridoio del Brennero a sua volta tassello del grande disegno di costruzione dei corridoi europei. Nel nostro caso rientriamo nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo per il quale l’opera più significativa è il tunnel di base del Brennero.

I benefici per la città sono quelli che hanno ispirato la realizzazione dei corridoi europei e del corridoio del Brennero ovvero rendere la ferrovia effettivamente concorrenziale rispetto al trasporto su gomma per trasferire la maggior quota possibile di merci e di passeggeri dalla gomma alla rotaia per contrastare gli impatti gravissimi che il trasporto su gomma genera, con particolari ripercussioni nelle valli alpine, in termini di inquinamento atmosferico, acustico, emissione di gas clima-alteranti, situazioni di congestione e rischi di incidentalità.

Nel caso specifico di Trento, la circonvallazione così come prevista eviterà il transito dei treni merci, che si auspicano e si prevedono molto più numerosi di quelli attuali, nelle parti più edificate e residenziali della città. Come detto però si tratta di un tassello di un disegno più grande che prevede la prosecuzione in galleria delle merci in direzione nord e quindi, nello scenario conclusivo, l’intera città verrà bypassata.
La separazione dei sistemi di trasporto merci e passeggeri (ognuno avrà due specifici binari) consentirà una gestione più efficace del trasporto merci, ma consentirà anche di articolare l’offerta di trasporto per i passeggeri in modo maggiormente corrispondente alle necessità della popolazione che abita il nostro territorio e dei moltissimi visitatori e utilizzatori della città.

Inoltre il progetto di circonvallazione ferroviaria così come impostato consente l’attuazione di due importanti progetti del Comune che fino a ora non si potevano realizzare:

  1. l’interramento del tratto cittadino della ferrovia storica introdotto nel Piano Regolatore Generale del 2001 quale straordinaria occasione di riqualificazione di una importante parte centrale della città e di riavvicinamento della città al proprio fiume recuperando quel rapporto andato perduto con la rettifica dell’Adige e il suo spostamento realizzato anche per dare spazio alla realizzazione della ferrovia avvenuta nella seconda metà del 1800;
  2. la realizzazione del progetto di trasformazione dell’attuale linea ferroviaria della Trento-Malé in metropolitana di superficie per dare risposta a una annosa domanda di trasporto alternativo all’auto per l’accesso alla città.

Entrambi questi progetti non erano realizzabili. Il primo perché l’interramento si sarebbe dovuto effettuare con la linea ferroviaria in funzione (condizione tecnicamente quasi impossibile e che comunque moltiplicava in modo insostenibile costi e tempi dell’intervento), il secondo perché confliggeva potenzialmente con il tracciato della nuova linea per le merci.

L’impostazione data al progetto di circonvallazione per le merci, tramite opportuni impegni e accorgimenti condivisi tra Rfi, Provincia di Trento e Comune e formalizzati con la sottoscrizione di due protocolli nel 2018 e 2019, diventa abilitante per entrambi i progetti per la città.

Come mai avete dato parere positivo alla realizzazione dell’opera, nonostante il tracciato passi da due Siti inquinati di Interesse Nazionale, come evidenziato anche dall’Appa? Sono previste bonifiche dei Siti prima di iniziare gli scavi della Circonvallazione? Il Comune monitorerà gli eventuali problemi di inquinamento provocati dai lavori?

Come risposto alla domanda precedente, il parere positivo del Consiglio comunale espresso con le delibere del febbraio 2022 è stato rilasciato insieme a un notevole numero di prescrizioni e osservazioni riferite anche alla parte che passa tra i Siti di Interesse Nazionale a Trento Nord in precisa analogia a quanto espresso da Appa. La Delibera 25 dedica a questo aspetto una intera parte denominata “Seconda area tematica: il rapporto tra il Progetto e le aree inquinate di Trento Nord”. Si tratta di due pagine fitte di segnalazioni e richieste di approfondimenti di analisi.

Con la delibera 24 il Consiglio comunale ha poi chiesto che l’attivazione dei lavori fosse anticipato dalla realizzazione di un cantiere pilota proprio sulle aree inquinate in modo da verificarne la realizzabilità. Il cantiere pilota è stato realizzato secondo l’impostazione data da Appa – Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente che ha curato anche il monitoraggio delle fasi realizzative e raccolto i dati con misurazioni specialistiche. Per garantire la massima scientificità dell’operazione, i dati sono anche stati analizzati e verificati dall’Università di Tor Vergata di Roma.

La legislazione vigente consente per questo tipo di opere lineari l’intervento di bonifica relativo alle sole aree interessate dal tracciato. È però intenzione di Comune e Provincia avvalersi dell’esperienza già maturata in occasione del cantiere pilota e di quella che verrà ulteriormente maturata in fase realizzativa per avviare un percorso di bonifica completa delle intere aree ex industriali ricadenti attualmente nei Sin.

È però opportuno ricordare che la Valutazione di Impatto Ambientale redatta per il Pfte della circonvallazione ferroviaria per le merci di Trento è stata approvata dal MiTe – Ministero per la Transizione Ecologica in considerazione di tutti i pareri e contributi forniti da tutti gli Enti interessati tra cui anche il Comune di Trento (alla Via è specificatamente riferita la deliberazione del Consiglio comunale n. 25/2022).

Insieme a Provincia e Rfi avete firmato un Protocollo di Intesa relativo all’opera, che come ultimo articolo ha una clausola di riservatezza. Sappiamo che alcuni cittadini di Trento hanno richiesto vari documenti sull’opera, ma che non gli sono stati mai consegnati. Come è possibile non divulgare documenti relativi a un’opera pubblica?

I protocolli sottoscritti con Provincia e Rfi sono in realtà due e risalgono, come detto in risposta alla prima domanda, al 2018 e 2019. La clausola di riservatezza è un consueto meccanismo contrattuale riproposto anche in queste occasioni a tutela del lavoro che si stava sviluppando. Concluso il lavoro i contenuti dei protocolli e gli esiti degli studi a cui i protocolli si riferivano sono stati resi pubblici in specifici convegni aperti al pubblico organizzati tra gli altri dall’Ordine degli Ingegneri di Trento. Gli stessi contenuti sono stati riportati in una mostra installata negli spazi di TrentoLab dal titolo “La città e la ferrovia” che è rimasta aperta al pubblico dal settembre 2021 al settembre 2022.
Va precisato che il Pfte è stato pubblicato solo nel novembre 2021 ed è comunque stato oggetto di dibattito pubblico. Gli approfondimenti progettuali, come detto in risposta alla prima domanda, sono attesi come esito delle prime attività dell’impresa che si aggiudicherà i lavori.

Le risposte dell’assessore Ezio Facchin

Una fonte ci ha detto di aver richiesto al Comune di Trento di avere accesso ai documenti dei validatori interni a Rfi, che avrebbero dovuto accertarsi che la società integrasse nel progetto le prescrizioni ricevute durante l’iter di ottenimento della Valutazione di Impatto Ambientale. La fonte sostiene che lei avrebbe risposto: “non serve a niente perché non ha nulla a che fare con le prescrizioni”. Potrebbe gentilmente smentire o confermare questa affermazione?

Quella prodotta dai validatori dell’opera è documentazione interna al procedimento di cui nemmeno il Comune di Trento è in possesso. Le prescrizioni però erano già contenute nell’Ordinanza della Commissaria Straordinaria Firmi con evidenza inequivocabile del fatto che erano state recepite comprese quelle del Comune di Trento. Per questo l’acquisizione di quel documento non aveva significato e non aveva senso attribuire un ruolo decisorio ai validatori.

Ad ogni modo, il fatto importante è che le prescrizioni siano state recepite da Rfi in parte direttamente nel Pfte posto a base di gara e quindi aggiornato rispetto a quello depositato nel novembre 2021 e in parte come prescrizioni da osservare nello sviluppo esecutivo di cui sarà incaricata l’impresa che si aggiudicherà i lavori. Di questo, ripeto, vi è evidenza nelle ordinanze della Commissaria Straordinaria Paola Firmi ma anche nella documentazione di progetto peraltro di piena conoscenza dei detrattori dell’opera in quanto depositata e dunque a disposizione di tutte le parti in occasione del ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini contrari al progetto.

Lei è stato Commissario straordinario per promuovere le opere di accesso al Tunnel del Brennero. Sappiamo che la Circonvallazione di Trento è strettamente legata alla realizzazione del traforo, che però verrà concluso non prima del 2032. Quale sarà allora l’utilità trasportistica della Circonvallazione finché non verrà completato il tunnel del Brennero?

Nella prospettiva dei corridoi europei, del corridoio del Brennero, del tunnel di base del Brennero, non si possono considerare le opere complementari come opere singole, ma come tasselli di un grande disegno complessivo. Risulta del tutto evidente che un’opera come quella del potenziamento del corridoio del Brennero (che a sua volta è parte di un progetto più ampio) per dimensioni e complessità non può essere oggetto di un unico progetto e di un unico intervento realizzativo. Quello che è certo è che questi tasselli sono tutti essenziali per conseguire il disegno complessivo e l’eventuale differenza di qualche anno nella conclusione di un cantiere rispetto a un altro risulta del tutto secondario.
Detto questo, la realizzazione della circonvallazione per le merci assume per la nostra città una valenza anche autonoma in quanto garantirà che Trento non sarà attraversata nelle parti più densamente edificate e abitate dai treni merci, notoriamente i più rumorosi, e quelli che, per la loro massa, provocano le vibrazioni più intense. Va comunque ricordato che per il collegamento merci verso nord tra Trento e l’Alto Adige è in fase di studio da parte di Rfi la prosecuzione in galleria e quindi, nello scenario conclusivo, l’intera città verrà bypassata.

L’altro aspetto è relativo alla possibilità di una migliore gestione dei transiti consentita dalla disponibilità di due binari esclusivamente dedicati alle merci e due riservati ai passeggeri: questa separazione consentirà la razionalizzazione del trasporto merci e una maggiore articolazione dell’offerta del trasporto passeggeri, più corrispondente alla domanda, attuale e futura.

Ma un enorme vantaggio per Trento è determinato dal fatto che l’impostazione del progetto della circonvallazione ferroviaria per le merci è abilitante per i progetti di riqualificazione urbanistica e per la mobilità collettiva principale per la città sopra richiamati ovvero:

  1. l’interramento del tratto cittadino della ferrovia storica introdotto nel Piano Regolatore Generale del 2001 per consentire la riqualificazione di una importante parte centrale della città e per riavvicinare la città al proprio fiume;
  2. la realizzazione del progetto di trasformazione dell’attuale linea ferroviaria della Trento-Malé in metropolitana di superficie.

Entrambi questi progetti, come già detto, non erano realizzabili. La circonvallazione ferroviaria per le merci, con le caratteristiche concordate con Rfi e Provincia ancora nel 2018 e 2019, renderà possibile concretizzare sia la riqualificazione urbanistica, sia il potenziamento del sistema della mobilità collettiva.

Dal suo curriculum apprendiamo che è stato anche Amministratore della società Bbt Se incaricata di realizzare il Tunnel del Brennero e Dirigente di Rfi. Non crede ci sia un conflitto di interesse tra questi suoi due ruoli e la carica attuale di Assessore alla Mobilità del Comune di Trento, considerando che l’assemblea comunale ha dato parere positivo alla Circonvallazione, nonostante le opposizioni dei cittadini? Può spiegarci che beneficio trarrà la città di Trento da questa opera?

Sui benefici che Trento trarrà da quest’opera ho già risposto alla domanda precedente.
Riguardo ai miei incarichi precedenti e a un possibile conflitto di interessi, faccio due osservazioni.

In primo luogo qui non siamo di fronte alle opposizioni dei cittadini, ma di alcuni cittadini. In secondo luogo va ricordato che il Consiglio comunale è rappresentante della comunità e il Consiglio comunale attuale ha espresso, pur con tutta una serie di osservazioni e prescrizioni, parere favorevole al progetto di circonvallazione ferroviaria in assoluta continuità con quanto espresso dal Consiglio comunale precedente in occasione della Variante al Piano Regolatore Generale 2019 (epoca in cui personalmente non ricoprivo alcun ruolo per il Comune di Trento). Nella relazione della Variante 2019 al Prg si chiarisce espressamente la volontà del Consiglio comunale di ritenere fondamentale per Trento perseguire l’obiettivo dell’interramento del tratto cittadino della ferrovia reso possibile dalla definizione del cosiddetto progetto integrato (ovvero il coordinamento tra i progetti della circonvallazione ferroviaria, dell’interramento del tratto cittadino della ferrovia e di potenziamento della ferrovia Trento-Malé in funzione di metropolitana di superficie sopra richiamati).

Il mandato politico è quindi sempre stato chiarissimo e la mia nomina da parte dell’attuale sindaco Ianeselli come assessore esterno con delega in materia di transizione ecologica e mobilità è precisamente coerente e conseguente a quel mandato. In questa ottica le mie competenze professionali sono a disposizione della comunità e del Consiglio comunale per perseguire nel miglior modo possibile gli obiettivi che si è posto.

Le risposte di Rfi

Il progetto di RFI relativo alla Circonvallazione di Trento risulta beneficiario di 930 milioni del PNRR. Come si coniuga il rispetto del DNSH con il fatto che la Circonvallazione passerà per due siti di interesse nazionale per le bonifiche identificati nella ex-Sloi e Carbonchimica?

L’opera è stata progettata seguendo i principi della sostenibilità ambientale e la Valutazione di Impatto Ambientale si è conclusa con esito positivo sulla compatibilità ambientale dell’opera, evidenziando che:

  • lo Studio di Impatto Ambientale ed il progetto sono esaustivi e adeguati alla valutazione della compatibilità ambientale del progetto;
  • l’intervento non comporta impatti ambientali significativi negativi permanenti.

Le opere interferiscono solo parzialmente con i Siti Contaminati di Interesse Nazionale di Trento Nord e in ottemperanza agli esiti dell’iter autorizzativo, le aree interferite sono state ridotte. In particolare, sono state rimosse le aree di stoccaggio che insistevano sul sito di interesse nazionale di Trento Nord e si è provveduto a eliminare i sottopassi ed a ridurre l’ingombro della nuova roggia Lavisotto.

I volumi di terre intercettate nel corso delle attività di scavo per la realizzazione delle opere in Progetto saranno rimosse e gestite nel rispetto della normativa nazionale, contribuendo a ridurre il carico ambientale e a migliorare la qualità delle matrici ambientali dell’area in oggetto, rispondendo all’obiettivo strategico del DNHS di “Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo”.

Nel piano di fattibilità tecnico-economico sono stati inseriti i costi relativi alle bonifiche dei due SIN? Il loro costo rientra quindi nei 960 milioni che avete preventivato come costo dell’opera?

Le aree dei SIN di Trento (ex sloi, ex carbochimica, rogge) interferite dalle opere di progetto saranno bonificate da RFI. Importi economici e tempi sono già considerati nelle attività di appalto.

Relativamente alla Fossa Armanelli, che sappiamo essere di vostra proprietà, sono previste bonifiche come da prescrizione di APPA? Quanto costerà la bonifica della Fossa? Avete previsto anche i tempi della bonifica?

La fossa Armanelli, nella zona interferente con le opere, sarà bonificata da RFI adottando misure analoghe a quelle in corso di utilizzo nell’ambito del cantiere di bonifica delle rogge, in esecuzione da parte della Provincia Autonoma di Trento. Importi economici e tempi sono inseriti in progetto e quindi compresi nell’appalto.

Per lo sviluppo del progetto sono state svolte campagne di monitoraggio ambientale da parte di Italferr alla presenza anche dei tecnici di APPA, Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia Autonoma, i cui dati sono oggetto di approfondite analisi con il contributo dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Le attività legate al monitoraggio ambientale continueranno durante tutto il periodo di realizzazione dell’opera, per monitorare l’effetto della costruzione dell’infrastruttura e di attuare, in caso di necessità, tempestivi interventi correttivi.

La ferrovia del Brennero può trasportare fino a trenta milioni di tonnellate all’anno, ma attualmente, senza traforo, ne trasporta quattordici, molte meno di quella che è la sua capacità. A cosa serve il quadruplicamento della linea Fortezza Verona se la ferrovia del Brennero non è ancora satura?

Le condizioni attuali dell’asse del Brennero non permettono di sfruttare a pieno la capacità dell’infrastruttura ferroviaria esistente, al punto che sul corridoio il traffico è fortemente sbilanciato sull’utilizzo della strada.

Il progetto del Potenziamento della linea ferroviaria Fortezza-Verona comprende complessivamente sette lotti funzionali, di cui alcuni prioritari in termini di superamento dei limiti di performance e di velocità presenti sull’attuale linea storica del Brennero. Nell’ottica di un approccio graduale di completamente dei vari lotti, i massimi benefici in termini di quantità e qualità dell’offerta ferroviaria verranno ottenuti al completamento dell’intero quadruplicamento.

Inoltre, le circonvallazioni di Trento, Rovereto e Bolzano devono essere realizzate in quanto, nell’ottica di sviluppare complessivamente l’asse del Brennero, i territori principalmente urbanizzati e attraversati dal corridoio si troverebbero ad essere attraversati da consistenti volumi di traffico merci.

Tali interventi consentono, fin da subito, di separare i flussi passeggeri da quelle merci con benefici diretti ed indiretti.

Ulteriori elementi posso essere trovati nell’Analisi Costi-Benefici e nello Studio di Trasporto scaricabili dal sito del Dibattito Pubblico e alla pubblicazione sugli Studi del Traffico, ambito Brenner Corridor Platform, dove RFI ha collaborato attivamente con gli altri gestori delle reti in Austria ed in Germania, prendendo a riferimento il sistema di trasporto su tutti i valichi alpini.

Com’è cambiato il progetto presentato nel 2003 per la Circonvallazione di Trento rispetto a quello presentato a ottobre 2021?

Il progetto del 2003, a seguito delle esigenze del territorio, è completamente cambiato. Ad esempio per il Lotto 3 (Circonvallazione di Trento e Rovereto) era originariamente previsto il passaggio in destra Adige, soluzione bocciata dalla PAT, mentre quello andato in gara e appaltato prevede una nuova soluzione di tracciato in sinistra Adige.

Da alcune nostre interviste emerge che il progetto originario prevedeva dieci anni di lavori. Come farete a completare la Circonvallazione entro il 2026, come imposto dal Pnrr?

L’investimento è compreso tra le opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto indicate nel Decreto Semplificazioni e inserito nel PNRR.

Per questo motivo l’iter di autorizzazione del progetto ha potuto beneficiare di una significativa accelerazione, pur salvaguardandone la qualità, completezza e partecipazione, con conseguente riduzione dei tempi.

In termini realizzativi, le modalità di scavo sono state rese più efficienti impostando un sistema di cantierizzazione con quattro fronti di scavo meccanizzato.

Avete confermato il completamento della Circonvallazione entro il 2026 perché la previsione è di procedere a “18 metri al giorno” come per la linea Fortezza-Ponte Gardena che presenta “contesti geotecnici molto simili”. Ci risulta però che questa linea non sia ancora stata costruita. Come fate dunque a prenderla come metro di riferimento?

Le previsioni riguardo le tempistiche di realizzazione delle opere si basano sull’esperienza del progettista Italferr e sui dati bibliografici disponibili per scenari paragonabili al territorio in argomento. Nel caso dello scavo del Tunnel Base del Brennero si sono raggiunte velocità di avanzamento anche di 860 m/mese.

A dicembre 2021, il Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici richiede vi ha richiesto modificare il tragitto della Circonvallazione per far sì che si addentrasse più in profondità nella montagna ed evitare una possibile frana che, secondo dati satellitari del servizio geologico provinciale, si starebbe spostando in direzione della futura ferrovia. Come mai non avete preso in considerazione questa modifica?

Il Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori non ha richiesto di modificare il tracciato, ma di effettuare una valutazione su questa ipotesi. Sulla scorta di questa richiesta è stato redatto uno specifico studio dal quale è emersa la validità dell’impostazione del tracciato di progetto rispetto all’alternativa oggetto di approfondimento per la quale si sono riscontrate importanti criticità realizzative. Dell’approfondimento ha preso atto lo stesso Comitato Speciale nella Determinazione Motivata che ha disposto il proseguimento dell’iter procedurale.

Lo stesso Comitato Speciale, nel parere di dicembre 2021, vi ha richiesto ulteriori monitoraggi sulla paleofrana. Qual è l’ultimo che avete effettuato? Avete documenti che attestino i monitoraggi fatti?

Il monitoraggio prevede caratterizzazioni prima, durante e per i due anni successivi alla fase di realizzazione dell’opera. Durante tutta la fase di monitoraggio vengono redatti report periodici.

Per dare seguito alle prescrizioni contenute nel parere di dicembre 2021 del Comitato Speciale sul progetto, è stato redatto un apposito Dossier riguardo gli aspetti inerenti alla geologia e idrogeologia.

Tra il 2021 e il 2022 è stata eseguita un’importante campagna di indagini consistente in 29 sondaggi geognostici, di cui 10 con profondità superiori a 150 m (la profondità massima raggiunta è di 400 m) e da indagini geofisiche.

I dati acquisiti portano a concludere che non vi sia interferenza tra il tracciato di progetto e il fenomeno gravitativo (paleofrana) del Monte Marzola, né sussistono le condizioni affinché quest’ultimo possa essere riattivato dai lavori di costruzione delle gallerie. I dati degli inclinometri profondi messi a disposizione dalla Provincia di Trento e dei nuovi inclinometri installati nel 2022, non hanno infatti registrato fenomeni di spostamento alle quote di progetto lungo le verticali misurate; alla luce delle risultanze delle indagini geognostiche, geofisiche e dei monitoraggi inclinometrici, il tracciato attuale non presenta elementi di criticità geomorfologica.

Tutti i dati sono confluiti nelle relazioni tecniche del progetto per cui è stata pubblicata la gara d’appalto.

Dalle nostre interviste è emerso che nello studio di fattibilità tecnico-economica presentato a ottobre 2021 avete aumentato il numero di frese da utilizzare per gli scavi. Non ci risulta però un aumento dei costi della Circonvallazione, come mai?

Dal 2003 al 2015 il progetto conteneva anche la circonvallazione di Rovereto quindi i costi delle opere non sono confrontabili con i costi del progetto della sola circonvallazione di Trento di ottobre 2021. I costi dell’opera, e quindi anche delle frese, sono stati puntualmente computati nella documentazione economica predisposta dal progettista.

Quale sarà l’utilità trasportistica della Circonvallazione finché non verrà completato il tunnel del Brennero (la cui apertura è prevista per il 2032)?

Il progetto è finalizzato a incentivare lo shift modale su ferro del trasporto merci, togliendo camion dalla strada con importanti benefici per l’ambiente.
Grazie alla separazione dei flussi poi la circolazione ferroviaria avrà una maggiore regolarità, a beneficio del trasporto locale.

La Circonvallazione riveste inoltre un ruolo determinante per definire un nuovo assetto urbano e un nuovo scenario di mobilità sostenibile per la Città. Sarà infatti un fattore abilitante per la Riqualificazione urbana della città di Trento, come definito del Protocollo d’Intesa siglato il 17 aprile 2018 tra il Comune di Trento, la Provincia Autonoma di Trento e Rete Ferroviaria Italiana.

Sono numerosi i progetti a favore del territorio, che contribuiranno a rendere Trento una città più intermodale, più attrattiva, più fruibile. Tra questi l’ammodernamento dell’interporto di Trento, i sistemi alternativi di collegamento con la collina est e ovest, l’elettrificazione della linea Trento- Borgo-Primolano, il progetto “Un Tram per Trento”.

Quanti espropri sono previsti per la Circonvallazione? Di che espropri si tratta, abitazioni, attività commerciali o altro? I destinatari degli espropri sono stati avvertiti? Entro quando procederete con gli espropri?

Ad oggi sono stati sottoscritti verbali di accordo con tutti i proprietari delle 39 unità immobiliari da acquisire.
Questo è stato possibile grazie al lavoro iniziato dal novembre 2021 con numerosi tavoli di confronto con il territorio.

Quando è previsto l’inizio dei lavori? La gara d’appalto è stata aggiudicata?

Mercoledì 8 febbraio Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato i lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento al consorzio di imprese composto da Webuild (capofila), Ghella, Collini Lavori e Sei Overseas.
In questi giorni verranno consegnate le prestazioni al consorzio che realizzerà la progettazione esecutiva entro l’autunno. Nel frattempo, verranno avviate le attività preliminari necessarie all’avvio dei lavori.

IrpiMedia è gratuito

Ogni donazione è indispensabile per lo sviluppo di IrpiMedia