#TheBigWall
Dal 2015 fermare gli sbarchi è una delle ossessioni dell’Europa. L’Italia, in quanto Paese di frontiera, è stata l’apripista delle politiche europee in materia di flussi migratori, in particolare con il Nord Africa. Il tema migranti, negli anni, è servito anche a consolidare la presenza italiana nel Mediterraneo e a chiedere all’Europa sia aiuti finanziari sia solidarietà nella gestione (quest’ultima pervenuta poco o niente).
Grazie all’impegno di diverse organizzazioni, tra le quali ActionAid, è stato possibile ricostruire la spesa previsionale per le frontiere esterne europee, in primis calcolando lo sforzo economico italiano (spesso con il sostegno finanziario anche europeo). Non è però chiaro quanto di quei progetti su carta sia stato implementato, né dove effettivamente siano finiti i soldi allocati inizialmente.
Dopo la mappatura dello scorso anno, nel 2022 ActionAid ha cominciato una partnership con IrpiMedia per analizzare i flussi economici dedicati alla gestione dei confini, con l’obiettivo di ricostruire transazioni che altrimenti restano opache e parcellizzate nella rendicontazione pubblica.
Il progetto The Big Wall
Da quest’anno IrpiMedia collabora con ActionAid nella realizzazione di inchieste che nascono da The Big Wall, osservatorio sull’esternalizzazione della spesa per gestire i flussi migratori diretti all’Italia. Questo lavoro raccoglie anche spunti dalle richieste di accesso agli atti di Asgi – Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione.

L’agenzia europea che costruisce le frontiere in Tunisia
A metà luglio è stato siglato il Memorandum of understanding tra Ue e Tunisia, con al centro il tema migratorio. Le esigenze di Tunisi sono rappresentate all’Europa anche da un’agenzia austriaca, l’Icmpd, di un cui un documento interno svela alcuni segreti
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Libia, la battaglia del Fezzan
Nel Nordafrica affamato, la regione meridionale libica potrebbe offrire cibo e lavoro. I progetti di cooperazione non mancano, ma nella regione c’è un clima teso

Crisi economica e rimpatri: cosa stanno negoziando Ue e Tunisia
Con l’economia del Paese nordafricano sempre più in difficoltà, l’intreccio tra sostegno finanziario ed esternalizzazione delle frontiere si fa sempre più stretto. E ora spunta una nuova ipotesi: rimpatriare in Tunisia anche cittadini di altri Paesi

La stretta sui migranti subsahariani in Tunisia aumenta le partenze verso l’Italia
La svolta del presidente Kais Saied dopo un discorso del 21 febbraio dalla retorica sovranista. Dall’Italia crescono i fondi per sigillare le frontiere tunisine in uscita: 12 milioni in più nel 2022

La fortezza Europa colpisce ancora
Il controllo delle migrazioni è tornato al centro della politica dell’Ue, Italia in testa. Dalle novità del Piano Mattei e del Decreto ong, fino alle missioni militari: cronistoria di 15 anni di (immutabili) politiche in Libia

Il mare di sabbia tra Libia ed Egitto
La vicenda di 287 migranti egiziani bloccati a Tobruk, nell’Est della Libia, apre uno squarcio su come funziona il traffico di esseri umani in Cirenaica

Tunisia, il muro della guardia costiera
Da anni l’Italia paga Tunisi per militarizzare le frontiere e aumentare i rimpatri. Da ultimo attraverso il Fondo premialità, con una dotazione di 15 milioni di euro

Come l’Italia ha costruito le forze marittime della Libia
Il Grande Muro del Mediterraneo è costruito su bandi di cui è difficile tenere traccia. Nel complesso, l’esternalizzazione è costata oltre un miliardo. E i risultati non sono soddisfacenti
CREDITI
Autori
Lorenzo Bagnoli
Matteo Garavoglia
Antonella Mautone
Fabio Papetti
Arianna Poletti
Ha collaborato
Antonella Mautone
Infografiche & Mappe
Lorenzo Bodrero
Editing
Lorenzo Bagnoli
Paolo Riva
Giulio Rubino
Foto di copertina
La Guardia costiera libica durante un’operazione di intercettazione nel Mediterraneo centrale
(Sara Creta)